Un virus che uccide da millenni
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La tubercolosi era
conosciuta anche nell'antichità. Tracce della malattia sono state
ritrovate su scheletri umani di oltre 6000 anni. Nel 3000 a.C. la
malattia era già nota ai cinesi e nel 1000 a.C. agli egizi. La Tbc
è una malattia determinata dal Mycobacterium tuberculosis (bacillo
scoperto da Koch), microrganismo molto resistente ai fattori
ambientali e che provoca nell'individuo infettato una reazione
immunitaria. Nella tubercolosi si individua una fase primaria,
conseguente al primo contatto col bacillo tubercolare, che nel 90%
dei casi non può essere diagnosticata come a causa dei sintomi non
specifici: febbre, deperimento fisico, tosse secca. La Tbc
post-primaria, invece, si verifica nei soggetti nei quali si è già
avuto in precedenza un contatto col bacillo. I germi della Tbc
possono penetrare nell'organismo attraverso le mucose (respiratoria,
orale, intestinale) o attraverso la cute, di solito nei primi anni
di vita. La diagnosi di tubercolosi si formula sulla base di dati
anamnestici, di segni clinici obiettivi e dagli esami strumentali
(radiografia, Tac, ecografia) e con la ricerca della presenza del
bacillo di Koch. La cura della Tbc si avvale di numerosi farmaci i
quali consentono, al giorno d'oggi, di ottenere la guarigione
clinica e di debellare il microrganismo per sempre. Il vaccino,
invece, è efficace soltanto nel 50% dei casi. Poiché la Tbc è una
malattia dipendente dalla reattività del sistema immunitario, negli
ultimi anni l'Aids è stata uno dei principali motivi della
ricomparsa di tubercolosi nei paesi occidentali.
M.J. |
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