Bologna 1996. Il 23 gennaio Marco Dimitri viene
arrestato insieme ad altri due membri della associazione da lui
fondata nel 1982: i Bambini di Satana. E’ accusato, insieme
ai due presunti complici Pier Giorgio Bonora e Gennaro Luongo, di
violenze ad una minorenne. Ventuno giorni dopo i tre vengono
rilasciati. L’8 giugno dello stesso anno sono arrestati nuovamente
con le accuse di violenza su un minore (un bambino di 3 anni che
sarebbe stato rinchiuso in una bara), sacrifici umani, licantropia,
occultamento di cadavere, associazione mafiosa. Il caso finisce
sulle pagine dei quotidiani locali,nazionali e in televisione.
Marco Dimitri partecipa anche ad alcune trasmissioni televisive, ad
esempio al Maurizio Costanzo Show. Alla fine verrà assolto
da tutti i capi d’imputazione e in tutti i processi che lo hanno
visto protagonista. Di lui, della sua associazione, delle sue
attività non si parla più, se non saltuariamente e in relazione ai
fatti accaduti in quei giorni.
Nelle ultime settimane, però, il nome di Marco
Dimitri è riapparso sulle pagine dei giornali. Altre accuse di
violenze e sacrifici? Niente affatto. Ora si parla del risarcimento
che toccherebbe al leader dei Bambini di Satana per i 400
giorni passati in carcere tra il 1996 e il 1997. Circa un anno fa la Corte d’Appello aveva
stabilito la cifra di 35000 euro come indennizzo. La settimana
scorsa la Corte di Cassazione ha invece accolto il ricorso
presentato dai legali di Dimitri per ottenere una cifra più alta e
dichiarato inammissibile quello del ministero dell’Economia e
della finanza che chiedeva invece addirittura la revoca del
risarcimento.
E non è tutto. Sulla vicenda del leader
satanista bolognese si girerà un film. Il regista sarà Paolo
“Fiore” Angelini, già autore del fortunato Paris Dabar,
realizzato tre anni fa in Via del Pratello. Peep Show Satana sarà
il titolo della pellicola che tratterà, secondo le parole del regista,
"dell’inquisizione
dei nostri giorni,della censura culturale e dell’informazione,
alleati fedeli ma non sempre corretti". Non comparirà alcun nome
reale ma i protagonisti della vicenda dovrebbero essere tutti
degnamente rappresentati. Ma che cosa è successo, nel
frattempo, a Dimitri? Che cosa fa oggi il leader dei Bambini di Satana?
Marco Dimitri,
otto anni dopo il suo arresto arriva il via
libera della Corte di Cassazione alla richiesta di un
risarcimento più sostanzioso…
"Meno male. Trentacinquemila euro non si
danno nemmeno ad uno al quale è passata un auto su di un piede!
Credo che 400 giorni passati ingiustamente in carcere possano valere
un po’ di più…"
Come è cambiata la sua vita, dopo dieci
anni di accuse e, processi, dopo l’incarcerazione?-
Non è cambiata più di tanto, io continuo a
fare quello che facevo prima, cioè nulla di male, come alla fine è
stato riconosciuto. Al limite queste vicende hanno dato un senso
ancora più forte all’esistenza dei Bambini di Satana, dove prima
potevano esserci dei dubbi, oggi ci sono delle certezze. E’
cambiata la mia opinione sulle istituzioni. Noi siamo contenti e
convinti di quello che facciamo. Convinti di fare
controinformazione, di combattere l’oscurantismo della Chiesa
Cattolica. In fondo noi, in questa storia, siamo le vittime. Io mi
sento oltraggiato per questa persecuzione.
Chi c’era
dietro questa persecuzione?
C’erano il Gris ( gruppo di ricerca e
informazione socio-religiosa, si occupa anche dello studio delle
sette, ndr), persone collegate alla Curia. Le forze
dell’ordine hanno voluto credere a questi individui. Ormai è una
storia vecchia e risaputa. Comunque si è trattato di un vero
attacco alla libertà di pensiero e di espressione.
Sul vostro sito dite che non bisogna adorare
delle divinità, ma realizzare se stessi. Perché allora il nome Bambini di Satana?-
Satana, perché significa “avversario”. E
noi vogliamo essere avversari di un certo modo di pensare, di certe
limitazioni. Bambini si riferisce alla fecondazione, ad una sorta di
auto-fecondazione, alla vitalità nel volere qualcosa e
nell’ottenerlo. Bambini per sottolineare la purezza dell’ideale satanista.
L’idea che ha la gente di Satana è sbagliata, non c’è scritto
da nessuna parte che sia il male, è solo un’interpretazione della
Chiesa.
Di che cosa si occupa esattamente la sua
associazione?-
Di molte cose ma
non di quelle delle quali ci hanno accusati.
Ad esempio?
Di informazione, di studio, di sviluppo
dell’ideale satanista…
Siete in contatto con altri gruppi che
praticano il satanismo?-
No. Non conosco altri gruppi che lo
pratichino nel senso che intendiamo noi.
Lei è stato riconosciuto innocente e
prosciolto da tutte le accuse che le sono state rivolte. Che cosa
succede allora durante la celebrazione dei vostri riti?
I nostri rituali consistono in espressioni di
volontà e spiritualità, si richiamano alla spontaneità,
all’istinto. Non hanno uno schema stabilito e consolidato,
seguiamo la nostra indole, cambiando di volta in volta.
Tutto quello che è successo non ha davvero
cambiato nulla nel suo modo di vivere?
No. Anzi ha rafforzato le mie convinzioni. Il
mio tono è lo stesso,
le mie idee anche. Le ricordo che io ho sempre fornito un’unica
versione dei fatti da allora ad oggi. I testimoni dell’accusa ne
hanno cambiate più di 75, se non ricordo male.
Collaborerà in qualche modo al film di
Angelini ispirato alle vicende dei Bambini di Satana?
Ho rilasciato una lunga intervista a Paolo,
d’altra parte lo conosco dai tempi di Paris-Dabar. E’ anche
possibile una mia apparizione nella pellicola, ne abbiamo parlato…
Che cosa fa oggi Marco Dimitri, oltre ad
essere il presidente dei Bambini di Satana?
Faccio quello che ho sempre fatto negli
ultimi anni, da quando ho smesso di lavorare come guardia giurata.
Faccio il web master.
Marco
Barbonaglia
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