Una
nuova presenza contro la politica dell’assenza. Mentre la
vulcanica Alessandra Mussolini presenta il suo candidato a sindaco
di Bologna, ormai agenzie e testate locali fanno la conta degli
incontri “saltati” tra il candidato Sergio Cofferati e il
sindaco Giorgio Guazzaloca, con il primo che ribadisce che andrà a
confrontarsi con chiunque glielo chieda, sia o meno presente il
primo cittadino uscente, l’altro che invece preferisce lavorare
nel suo ufficio invece che partecipare ai dibattiti. Sempre assenza,
ma stavolta tutta interna al centro sinistra, quella del sindaco di
Torino al convegno sulle città metropolitane organizzato dal
Comune.La campagna elettorale si fa poi anche su altri temi: e
allora entrano nella bagarre pure musicisti e toupet. Infine, non
violenza e rapporto tra partiti e movimenti i temi della due giorni
di incontro tra le diverse anime no global.
Alessandra
Mussolini, volontariamente orfana di Alleanza nazionale, scende in
campo col suo nuovo partito “Libertà d’azione” e presenta il
suo candidato sindaco: è Gianni Correggiari, avvocato, alla guida
di una lista che comprende anche Forza nuova, Fiamma tricolore e
Fronte sociale. “Puntiamo al 3% e un consigliere eletto” dice
Mussolini.
Intanto
continua la sfida a distanza tra Cofferati e Guazzaloca. L’ultimo
episodio in ordine di tempo è stato l’ incontro (previsto ma
mancato) dei due sfidanti con i ragazzi del Liceo Fermi: Cofferati
si è presentato all’appuntamento, Guazzaloca no. Con i ragazzi il
Cinese ha parlato (come si è saputo in seguito, visto che
l’incontro era a porte chiuse) di società, trasporti, scuola e
urbanistica. La mancanza del sindaco ha suscitato qualche malumore
all’interno della scuola: il primo cittadino è stato anche
accusato di “paternalismo ottocentesco” dal moderatore
dell’incontro e docente di storia e filosofia Enzo Pellegrino.
“Guazzaloca si rifiuta di incontrare i ragazzi del Fermi –
dichiara Pellegrino – ma la motivazione che ha addotto è senza
senso: ci dice che stanno già lavorando ai nostri quesiti, peccato
che non sappiano quali sono”. Fin qui il fatto. Resta la
sensazione netta che, da ora fino alle amministrative, di episodi
come questi ne vedremo ancora.
Un’altra
assenza che ha fatto un po’ di rumore è stata quella di Sergio
Chiamparino, Ds, sindaco di Torino, al Convegno sulle città
metropolitane organizzato da Palazzo D’ Accursio. Chiamparino
parla esplicitamente di pressioni da parte dell’ Anci,
l’Associazione nazionale che riunisce i Comuni. “E’ vero –
conferma il vicepresidente dell’Anci regionale e sindaco di San
Lazzaro di Savena Aldo Baiocchi – ho chiesto a Chiamparino di non
partecipare al convegno”. Causa, secondo Baiocchi,
dell’unilateralità della scelta del Comune di organizzare
l’incontro, “dopo anni di discussioni con un Comune sempre
assente”. Oltre a Chiamparino, assente anche Leonardo Domenici,
sindaco diessino di Firenze e presidente nazionale dell’Anci.
Dall’amministrazione il commento è lapidario: “queste cose non
sono questione di schieramento politico e sarebbe non accettabile
che qualcuno per motivi politici si opponesse al miglioramento della
situazione attuale” sottolinea Guazzaloca chiudendo i lavori del
convegno.
Ma
la campagna elettorale si fa anche con altre cose. Per esempio con
la musica. Il Comune di Bologna conferisce la cittadinanza onoraria
a Riccardo Muti, “fondamentale punto di riferimento per la vita
musicale, impegnato a far sì che la musica porti un messaggio di
pace e di speranza tra i popoli”. Una decisione presa da tempo e
che da lustro a tutta la città, dice l’amministrazione. Una mossa
elettorale, critica invece l’opposizione, pensando forse alla
lettera che un altro grandissimo del panorama musicale, Claudio
Abbado, ha inviato a Cofferati come augurio per le prossime
elezioni. E sempre in campo musicale, spunta il nome di un musicista
che potrebbe sedere nel Consiglio Comunale. Sandro Piu, musicista da
anni impegnato nella promozione dei giovani artisti, si candiderà
come consigliere nella file del Partito dei Comunisti italiani, per
creare spazi di aggregazione giovanile e anche uno sportello per la
musica. E intanto nel calderone entrano anche i pettegolezzi, e
persino i capelli diventano argomento politico. E se su quelli di
Guazzaloca c’è ben poco da dire o da presumere, sulla
capigliatura di Cofferati si è scatenata la caccia al toupet. Pare
infatti che si siano creati opposto schieramenti di parrucchieri,
chi propende per l’uso da parte del Cinese di capelli posticci,
chi invece crede alla naturalezza del bulbo.
Infine
i movimenti: il Tpo, Teatro polivalente occupato ospita
l’assemblea nazionale del Social forum e fa emergere la spaccatura
netta tra Luca Casarini e il partito di Fausto Bertinotti. Se per
quest’ultimo invita alla non violenza come scelta strategica, il
leader dei disobbedienti non ci sta e punta il dito contro quella
che gli sembra una mossa elettorale da giocare all’interno del
centro sinistra. “Mentre Bertinotti discute
– sbotta Casarini – la polizia gira con il casco, il bastone e
la pistola”.
Elisa Di Lupo
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