Nove stazioni in sette minuti
 

Saranno nove le stazioni della prima tratta finanziata della metropolitana, che partirà dal parcheggio della Fiera, al Michelino, passando per i palazzi della Regione, via della Liberazione, Bolognina, Stazione Centrale, piazza VIII agosto, piazza del Nettuno, Tribunali, fino al parcheggio in zona "Staveco". 

"Sette minuti in tutto per percorrere tutte le stazioni", fa sapere il progettista della metropolitana automatica di Bologna (Mab), Giovanni Crocioni. "Nonostante le fermate saranno profondissime - tra i 25 e i 30 metri sotto terra - basteranno solo 30 secondi per risalire in superficie con scale mobili e ascensori, e meno di un minuto per arrivare dalla superficie stradale ai treni. Il tutto sarà completamente agibile anche ai disabili e soprattutto, viaggiare sul metrò bolognese sarà sicurissimo: le stazioni saranno piccole, data la frequenza altissima dei treni (tra i 65 secondi nelle ore di punta e i 90), ben illuminate e sorvegliate a distanza. 

I binari saranno invisibili, celati dietro porte scorrevoli che si apriranno solo quando uno dei treni arriverà in banchina. I passeggeri potranno salire direttamente a bordo evitando attese pericolose sull'orlo della piattaforma; non ci sarà nemmeno bisogno di tenere per mano i bambini. Un'innovazione delle metropolitane di ultima generazione, questa, che renderà il Mab bolognese più confortevole e sicuro delle cugine più vecchie di Roma, Milano, Parigi e perfino New York. 

I convogli sulla linea 1 saranno 16; ognuno sarà composto di due vagoni, che complessivamente saranno lunghi 30 metri. I treni del Mab non avranno conducente: saranno guidati da tre tecnici che li guideranno dalla sede centrale del consorzio di gestione, che sarà costruita in zona Staveco. "Saranno 12 mila i passeggeri che transiteranno ogni ora, 200 mila al giorno, 60 milioni l'anno" dichiara il progettista del metrò, Giovanni Crocioni. Non secondari i dettagli sui costi di gestione: sarà un metrò economico, assicura Crocioni, che spiega che ci lavoreranno "solo" 155 persone, compresi i meccanici, il personale per la manutenzione delle stazioni e perfino i controllori.

                                                                      Graziano Pintus

 

 

Nella foto il metrò di Lille, con le porte automatiche sulla banchina, che si aprono all'arrivo del treno.

La lenta corsa verso il metrò 

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